Dalla conservazione al recupero: sfoglia i nostri interventi e scopri il nostro approccio al restauro.
Le nostre pubblicazioni
In questa sezione presentiamo alcune delle nostre pubblicazioni, testimonianze del nostro impegno e della nostra passione per il restauro e la conservazione del patrimonio artistico.
Ogni intervento racconta momenti significativi dell’impegno nel custodire la bellezza del passato.

Il Mosaico ritrovato di Acerra
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Recupero del patrimonio artistico del Cardarelli
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Restaurato il San Giovanni Battista di Bernini
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Affresco scoperto riscrive la sua storia
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Restauro della “Madonna Assunta” del Guercino
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Napoli. Santa Chiara, al via i restauri delle tombe imbrattate
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Collaborazione editoriale
OCRA Restauri pubblica periodicamente sulla rivista specializzata in restauro d’arte Cores
Il Mosaico Ritrovato di Acerra
Un prezioso reperto archeologico riemerge dal sottosuolo urbano
Durante alcuni interventi di ripavimentazione nel centro storico di Acerra, sono emerse le prime tracce di un antico mosaico pavimentale risalente all’età augustea, I secolo a.C., che ornava una lussuosa domus romana. Il rinvenimento, avvenuto poche settimane fa, ha destato grande attenzione per l’importanza storica e archeologica dell’opera.
A seguito del ritrovamento, si è proceduto a un primo intervento di restauro in situ, volto a consolidare il mosaico e a garantirne la tenuta strutturale. In un secondo momento, l’opera è stata rimossa con grande cura e trasferita per ulteriori interventi conservativi in ambiente protetto.
La notizia è stata oggetto di un servizio del telegiornale, che ha raccolto le testimonianze del Soprintendente Mariano Nuzzo, dell’archeologa Elena Gravina, del funzionario Luca Di Franco e del sindaco di Acerra Tito D’Errico.
Alcuni tra gli articoli che hanno trattato questo intervento:



Memoria e Futuro:
il progetto di recupero del patrimonio artistico del Cardarelli
05 Dicembre 2024
Nel prestigioso Salone Moriello dell’Ospedale Cardarelli, si è recentemente concluso il restauro di tre preziosi dipinti del XVII e XVIII secolo, raffiguranti scene di vita sacra. Le opere, di autore ignoto, versavano in uno stato di conservazione precario a causa del tempo e dell’usura, ma grazie a un attento intervento di restauro conservativo, sono state riportate al loro splendore originale e rese nuovamente fruibili.
Il restauro rientra nel progetto “Memoria e Futuro”, un’iniziativa volta alla valorizzazione del patrimonio artistico ospedaliero, che da sempre rappresenta un elemento fondamentale dell’identità culturale del Cardarelli.
Sin dalla sua fondazione nel 1934, l’ospedale ha ereditato numerose opere provenienti dagli antichi ospedali cittadini, alcuni dei quali attivi fin dal 1600. Dopo il terremoto del 1980, molte di queste opere furono trasferite al Museo di Capodimonte per garantirne la sicurezza e la conservazione.
Grazie al bando di sponsorizzazione promosso dall’Ospedale Cardarelli, il restauro è stato reso possibile dal contributo di CSA Divisione Beni Culturali e Banca di Credito Cooperativo Napoli, che hanno messo a disposizione le risorse necessarie per il recupero di questi capolavori.
L’intervento è stato eseguito con grande maestria da OCRA – Opere di Conservazione e Restauro d’Arte, il cui team di esperti ha lavorato con cura e competenza per preservare l’integrità delle opere, restituendole alla comunità e riaffermando il valore dell’arte come strumento di cultura e benessere.
Questa importante operazione di restauro testimonia l’impegno costante nel proteggere e valorizzare il patrimonio storico e artistico dell’ospedale, creando un ponte tra memoria e futuro.
Alcuni tra gli articoli che hanno trattato questo intervento:


Restauro del San Giovanni Battista:
un capolavoro ritrovato
05 Ottobre 2024
Lo scorso ottobre 2024, il Complesso Monumentale di Santa Maria La Nova ha presentato il restauro del San Giovanni Battista, scultura seicentesca attribuita a Pietro Bernini. L’intervento, curato da Ocra Restauri con la collaborazione della Soprintendenza, ha riportato l’opera al suo splendore originale, restituendola alla sua collocazione nella Cappella Parisio.
Il restauro, finanziato dalla San Martino Alberghi srl, ha permesso la pulitura, il consolidamento e la protezione della superficie marmorea, eliminando segni di degrado e depositi incoerenti. L’opera sarà oggetto di un monitoraggio annuale per garantirne la conservazione nel tempo.
Con la sua ricollocazione accanto agli affreschi di Luca Giordano, il San Giovanni Battista torna a essere uno dei tesori più preziosi del Complesso Monumentale, riaffermando il valore della tutela del patrimonio storico-artistico.
Un’occasione per riscoprire uno dei capolavori della scultura seicentesca napoletana ed un motivo in più per visitare questo luogo di straordinaria bellezza, testimonianza della rinascita e della tutela del nostro patrimonio storico.
Alcuni tra gli articoli che hanno trattato questo intervento:

L'Affresco ritrovato nella parrocchia Santo Spirito di Aversa
un capolavoro del '300 torna alla luce
05 Giugno 2024
Lo scorso 5 giugno 2024, nella Parrocchia Santo Spirito di Aversa, è stato presentato al pubblico “L’Affresco Ritrovato”, un prezioso dipinto trecentesco riemerso dopo secoli di oblio. Alla cerimonia di inaugurazione ha preso parte il Vescovo Angelo, che ha benedetto l’opera restaurata.
L’affresco, raffigurante un Cristo in Pietà, è stato sottoposto a un attento intervento di restauro che ne ha permesso il recupero e la valorizzazione. Il lavoro, realizzato con grande cura, ha riportato alla luce dettagli e cromie originali, restituendo alla comunità un’opera di straordinario valore artistico e spirituale.
Grande la soddisfazione dei fedeli e di tutti coloro che hanno partecipato a questo progetto, contribuendo a scrivere una nuova pagina nella storia della chiesa.
Un’occasione unica per ammirare da vicino un capolavoro medievale che torna finalmente a raccontare la sua storia.
Restauro de "L'Assunzione della Vergine" di Guercino
25 Ottobre 2019
Altro importante traguardo il 25 ottobre 2019, presso la Chiesa Monumentale di San Francesco delle Monache ad Aversa, è stato presentato al pubblico il restauro della tela raffigurante “L’Assunzione della Vergine”, attribuita a Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino.
L’opera, risalente al 1650, è stata scoperta appena due anni prima ed è considerata un’inedita testimonianza del grande maestro bolognese nella regione.
Il delicato intervento di recupero è stato eseguito dal Laboratorio O.C.R.A. di Aversa, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento, e reso possibile grazie al mecenatismo di un imprenditore locale.
Alla presentazione ufficiale hanno preso parte importanti figure del mondo ecclesiastico e istituzionale, tra cui il Vescovo di Aversa Mons. Angelo Spinillo, il Sindaco Alfonso Golia, esperti del settore e sponsor dell’iniziativa.
Un evento che ha segnato un momento significativo nella valorizzazione del patrimonio artistico della città, all’interno di un contesto ricco di opere di eccezionale bellezza e rilevanza storica.
Basilica di Santa Chiara a Napoli:
restauro dei monumenti funebri medievali
Nel 2016, la Basilica di Santa Chiara a Napoli ha visto la conclusione del restauro di alcuni dei suoi più importanti monumenti funebri medievali, da secoli testimoni della storia angioina della città. L’intervento, promosso dai Frati Minori e realizzato dalla Società O.C.R.A. Restauri srl, ha restituito alla fruizione pubblica i sarcofagi trecenteschi di nobildonne e cavalieri, fino ad allora deturpati da scritte vandaliche.
Grazie a un’accurata pulitura e a tecniche di consolidamento, le superfici marmoree, danneggiate dal tempo e dall’incendio del 1943, sono state riportate alla luce, permettendo di riscoprire dettagli decorativi di grande valore. L’iniziativa, sostenuta dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Napoli, si inserisce in un più ampio progetto di tutela del complesso monumentale, che prevede anche l’ampliamento del Museo dell’Opera di Santa Chiara e interventi conservativi sulla basilica.
Un importante recupero che restituisce alla città un frammento prezioso della sua memoria storica e artistica.
PRIMA e DOPO il RESTAURO:
“Ignota nobildonna”, autore ignoto, sec. XIV, IV cappella laterale destra, Basilica di Santa Chiara, Napoli.
Secondo gli studi del professore Francesco Aceto, docente di Storia dell’Arte Medioevale presso la Facoltà di lettere e filosofia dell’Università Federico II di Napoli, potrebbe trattarsi di Andrea Acciaiuoli d’Artus: non inganni il nome maschile, poiché Andrea era un nome dato all’epoca anche alle donne: era la sorella del gran siniscalco del Regno di Napoli, Nicolò Acciaiuoli, sotto la dominazione Angioina.
Secondo le cronache dell’epoca Andrea Acciaiuoli era una donna bellissima, cui Giovanni Boccaccio dedicò la sua opera “De claris mulieribus”.
Il Prof. Aceto colloca la data di fattura del monumento funerario intorno al 1340, probabilmente opera di un artista che muove dalle esperienze di Tino di Camaino, dallo stile molto curato e ricercato: ma anche per lui non è possibile risalire all’identità certa.
Basilica di Santa Chiara a Napoli:
Restauro delle Lastre trecentesche
Dopo decenni di vandalismi, le lastre trecentesche della Basilica di Santa Chiara a Napoli sono state finalmente restaurate. Vittime di un’usanza lunga quasi cinquant’anni, che le vedeva ricoperte di scritte e incisioni, le antiche superfici marmoree sono state ripulite e lucidate, restituendo alla luce i dettagli originali.
Tra i monumenti recuperati, spicca l’ex copertura di un sarcofago, raffigurante una nobildonna in abiti da clarissa, un tempo deturpata da graffiti e segni di pennarello. Ora, grazie all’attento lavoro di restauro, le opere sono state salvaguardate, con la speranza che non debbano più subire nuovi atti vandalici.
Un intervento che restituisce dignità a un patrimonio storico di inestimabile valore.
(estratto dall’articolo di Repubblica)
Alcune immagini dell’articolo sulla La Repubblica
Dalla conservazione al recupero: sfoglia i nostri interventi e scopri il nostro approccio al restauro.
Le nostre pubblicazioni
In questa sezione presentiamo alcune delle nostre pubblicazioni, testimonianze del nostro impegno e della nostra passione per il restauro e la conservazione del patrimonio artistico.
Ogni intervento racconta momenti significativi dell’impegno nel custodire la bellezza del passato.

Il Mosaico ritrovato di Acerra
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Recupero del patrimonio artistico del Cardarelli
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Restaurato il San Giovanni Battista di Bernini
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Affresco scoperto riscrive la sua storia
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Napoli. Santa Chiara, al via i restauri delle tombe imbrattate
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OCRA Restauri pubblica periodicamente sulla rivista specializzata in restauro d’arte Cores
Il Mosaico Ritrovato di Acerra
Un prezioso reperto archeologico riemerge dal sottosuolo urbano
Durante alcuni interventi di ripavimentazione nel centro storico di Acerra, sono emerse le prime tracce di un antico mosaico pavimentale risalente all’età augustea, I secolo a.C., che ornava una lussuosa domus romana. Il rinvenimento, avvenuto poche settimane fa, ha destato grande attenzione per l’importanza storica e archeologica dell’opera.
A seguito del ritrovamento, si è proceduto a un primo intervento di restauro in situ, volto a consolidare il mosaico e a garantirne la tenuta strutturale. In un secondo momento, l’opera è stata rimossa con grande cura e trasferita per ulteriori interventi conservativi in ambiente protetto.
La notizia è stata oggetto di un servizio del telegiornale, che ha raccolto le testimonianze del Soprintendente Mariano Nuzzo, dell’archeologa Elena Gravina, del funzionario Luca Di Franco e del sindaco di Acerra Tito D’Errico.
Alcuni tra gli articoli che hanno trattato questo intervento:
Memoria e Futuro:
il progetto di recupero del patrimonio artistico del Cardarelli
05 Dicembre 2024
Nel prestigioso Salone Moriello dell’Ospedale Cardarelli, si è recentemente concluso il restauro di tre preziosi dipinti del XVII e XVIII secolo, raffiguranti scene di vita sacra. Le opere, di autore ignoto, versavano in uno stato di conservazione precario a causa del tempo e dell’usura, ma grazie a un attento intervento di restauro conservativo, sono state riportate al loro splendore originale e rese nuovamente fruibili.
Il restauro rientra nel progetto “Memoria e Futuro”, un’iniziativa volta alla valorizzazione del patrimonio artistico ospedaliero, che da sempre rappresenta un elemento fondamentale dell’identità culturale del Cardarelli.
Sin dalla sua fondazione nel 1934, l’ospedale ha ereditato numerose opere provenienti dagli antichi ospedali cittadini, alcuni dei quali attivi fin dal 1600. Dopo il terremoto del 1980, molte di queste opere furono trasferite al Museo di Capodimonte per garantirne la sicurezza e la conservazione.
Grazie al bando di sponsorizzazione promosso dall’Ospedale Cardarelli, il restauro è stato reso possibile dal contributo di CSA Divisione Beni Culturali e Banca di Credito Cooperativo Napoli, che hanno messo a disposizione le risorse necessarie per il recupero di questi capolavori.
L’intervento è stato eseguito con grande maestria da OCRA – Opere di Conservazione e Restauro d’Arte, il cui team di esperti ha lavorato con cura e competenza per preservare l’integrità delle opere, restituendole alla comunità e riaffermando il valore dell’arte come strumento di cultura e benessere.
Questa importante operazione di restauro testimonia l’impegno costante nel proteggere e valorizzare il patrimonio storico e artistico dell’ospedale, creando un ponte tra memoria e futuro.
Alcuni tra gli articoli che hanno trattato questo intervento:


Restauro del San Giovanni Battista:
un capolavoro ritrovato
05 Ottobre 2024
Lo scorso ottobre 2024, il Complesso Monumentale di Santa Maria La Nova ha presentato il restauro del San Giovanni Battista, scultura seicentesca attribuita a Pietro Bernini. L’intervento, curato da Ocra Restauri con la collaborazione della Soprintendenza, ha riportato l’opera al suo splendore originale, restituendola alla sua collocazione nella Cappella Parisio.
Il restauro, finanziato dalla San Martino Alberghi srl, ha permesso la pulitura, il consolidamento e la protezione della superficie marmorea, eliminando segni di degrado e depositi incoerenti. L’opera sarà oggetto di un monitoraggio annuale per garantirne la conservazione nel tempo.
Con la sua ricollocazione accanto agli affreschi di Luca Giordano, il San Giovanni Battista torna a essere uno dei tesori più preziosi del Complesso Monumentale, riaffermando il valore della tutela del patrimonio storico-artistico.
Un’occasione per riscoprire uno dei capolavori della scultura seicentesca napoletana ed un motivo in più per visitare questo luogo di straordinaria bellezza, testimonianza della rinascita e della tutela del nostro patrimonio storico.
Alcuni tra gli articoli che hanno trattato questo intervento:

L'Affresco ritrovato nella parrocchia Santo Spirito di Aversa
un capolavoro del '300 torna alla luce
05 Giugno 2024
Lo scorso 5 giugno 2024, nella Parrocchia Santo Spirito di Aversa, è stato presentato al pubblico “L’Affresco Ritrovato”, un prezioso dipinto trecentesco riemerso dopo secoli di oblio. Alla cerimonia di inaugurazione ha preso parte il Vescovo Angelo, che ha benedetto l’opera restaurata.
L’affresco, raffigurante un Cristo in Pietà, è stato sottoposto a un attento intervento di restauro che ne ha permesso il recupero e la valorizzazione. Il lavoro, realizzato con grande cura, ha riportato alla luce dettagli e cromie originali, restituendo alla comunità un’opera di straordinario valore artistico e spirituale.
Grande la soddisfazione dei fedeli e di tutti coloro che hanno partecipato a questo progetto, contribuendo a scrivere una nuova pagina nella storia della chiesa.
Un’occasione unica per ammirare da vicino un capolavoro medievale che torna finalmente a raccontare la sua storia.
Restauro de "L'Assunzione della Vergine" di Guercino
25 Ottobre 2019
Altro importante traguardo il 25 ottobre 2019, presso la Chiesa Monumentale di San Francesco delle Monache ad Aversa, è stato presentato al pubblico il restauro della tela raffigurante “L’Assunzione della Vergine”, attribuita a Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino.
L’opera, risalente al 1650, è stata scoperta appena due anni prima ed è considerata un’inedita testimonianza del grande maestro bolognese nella regione.
Il delicato intervento di recupero è stato eseguito dal Laboratorio O.C.R.A. di Aversa, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento, e reso possibile grazie al mecenatismo di un imprenditore locale.
Alla presentazione ufficiale hanno preso parte importanti figure del mondo ecclesiastico e istituzionale, tra cui il Vescovo di Aversa Mons. Angelo Spinillo, il Sindaco Alfonso Golia, esperti del settore e sponsor dell’iniziativa.
Un evento che ha segnato un momento significativo nella valorizzazione del patrimonio artistico della città, all’interno di un contesto ricco di opere di eccezionale bellezza e rilevanza storica.
Basilica di Santa Chiara a Napoli:
restauro dei monumenti funebri medievali
Nel 2016, la Basilica di Santa Chiara a Napoli ha visto la conclusione del restauro di alcuni dei suoi più importanti monumenti funebri medievali, da secoli testimoni della storia angioina della città. L’intervento, promosso dai Frati Minori e realizzato dalla Società O.C.R.A. Restauri srl, ha restituito alla fruizione pubblica i sarcofagi trecenteschi di nobildonne e cavalieri, fino ad allora deturpati da scritte vandaliche.
Grazie a un’accurata pulitura e a tecniche di consolidamento, le superfici marmoree, danneggiate dal tempo e dall’incendio del 1943, sono state riportate alla luce, permettendo di riscoprire dettagli decorativi di grande valore. L’iniziativa, sostenuta dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Napoli, si inserisce in un più ampio progetto di tutela del complesso monumentale, che prevede anche l’ampliamento del Museo dell’Opera di Santa Chiara e interventi conservativi sulla basilica.
Un importante recupero che restituisce alla città un frammento prezioso della sua memoria storica e artistica.
PRIMA e DOPO il RESTAURO:
“Ignota nobildonna”, autore ignoto, sec. XIV, IV cappella laterale destra, Basilica di Santa Chiara, Napoli.
Secondo gli studi del professore Francesco Aceto, docente di Storia dell’Arte Medioevale presso la Facoltà di lettere e filosofia dell’Università Federico II di Napoli, potrebbe trattarsi di Andrea Acciaiuoli d’Artus: non inganni il nome maschile, poiché Andrea era un nome dato all’epoca anche alle donne: era la sorella del gran siniscalco del Regno di Napoli, Nicolò Acciaiuoli, sotto la dominazione Angioina.
Secondo le cronache dell’epoca Andrea Acciaiuoli era una donna bellissima, cui Giovanni Boccaccio dedicò la sua opera “De claris mulieribus”.
Il Prof. Aceto colloca la data di fattura del monumento funerario intorno al 1340, probabilmente opera di un artista che muove dalle esperienze di Tino di Camaino, dallo stile molto curato e ricercato: ma anche per lui non è possibile risalire all’identità certa.
Basilica di Santa Chiara a Napoli:
Restauro delle Lastre trecentesche
Dopo decenni di vandalismi, le lastre trecentesche della Basilica di Santa Chiara a Napoli sono state finalmente restaurate. Vittime di un’usanza lunga quasi cinquant’anni, che le vedeva ricoperte di scritte e incisioni, le antiche superfici marmoree sono state ripulite e lucidate, restituendo alla luce i dettagli originali.
Tra i monumenti recuperati, spicca l’ex copertura di un sarcofago, raffigurante una nobildonna in abiti da clarissa, un tempo deturpata da graffiti e segni di pennarello. Ora, grazie all’attento lavoro di restauro, le opere sono state salvaguardate, con la speranza che non debbano più subire nuovi atti vandalici.
Un intervento che restituisce dignità a un patrimonio storico di inestimabile valore.
(estratto dall’articolo di Repubblica)
Alcune immagini dell’articolo sulla La Repubblica